Milioni di lettori hanno aspettato con ansia, settimana per settimana, per quasi settecento settimane, di leggere la nuova puntata della rubrica La realtà romanzesca che dal 1964 al 1977 Mino Milani ha tenuto sulla “Domenica del Corriere”. Mino Milani prende spunto ogni volta da un episodio realmente accaduto per consegnarci una storia fantastica, alla quale l’esito sorprendente non toglie verità e anzi attribuisce una tinta drammatica e una dimensione in qualche modo mitica.La realtà romanzesca è un’ampia scelta di quelle storie, edito da Gammarò.
Mino Milani, pavese classe 1928, ha una così prodigiosa produzione letteraria alle spalle, e di tale qualità e varietà, che per noi è stato naturale assegnargli un posto, unico scrittore vivente, nella nostra collana «I Classici». La rassegna delle sue opere occupa ben 52 pagine dell’imponente biografia (Com’è bella l’avventura, Effigie ed., Pavia, 2018) che gli è stata recentemente dedicata a cura di Giovanni Giovannetti e Luisa Voltan. Non ultima delle ragioni della nostra ammirazione è la disponibilità, l’allegria, la curiosità con la quale Mino Milani ha posto il proprio incontenibile talento al servizio dei più diversi generi letterari; storico, ci lascia eccellenti biografie di Garibaldi, Anita, Nino Bixio; scrittore per ragazzi, ha inventato eroi memorabili come Tommy River; appassionato di fumetti, ha lavorato intensamente per un decennio al “Corriere dei Piccoli”, che ha abbandonato quando è diventato “Corrier boy”; quindi ha scritto una quantità impressionante di soggetti, adattamenti, sceneggiature collaborando, tanto per fare pochi nomi, con artisti come Hugo Pratt, Milo Manara, Dino Battaglia, Sergio Toppi, Enric Sió, Arturo del Castillo, ecc.; romanziere, ha scritto, fra molti altri, il bestseller Fantasma d’amore, dal quale nel 1981 Dino Risi ha tratto il film con Marcello Mastroianni e Romy Schneider.