Un naso elettronico in grado di identificare il tumore del polmone in stadio iniziale analizzando un semplice respiro è l’ultimo arrivato in casa IEO. Obiettivo: dare scacco al cancro polmonare diagnosticandolo in tempo, quando le chances di guarigione possono raggiungere l’80%. I risultati dello studio – finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro – sulla nuova tecnologia sono stati appena pubblicati sul Journal of Breath Research, la rivista più autorevole del settore. Si apre così una nuova stagione nella prevenzione del tumore polmonare, a cui IEO ha fatto da apripista in Italia già dieci anni fa grazie all’impegno del Prof. Umberto Veronesi, attualmente Direttore Scientifico Emerito. Ma soprattutto si aprono nuove speranze per ridurre il peso sociale di questa malattia, che in Italia causa oltre 100 vittime al giorno e rappresenta la prima causa di morte per tumore nel mondo.
Il nuovo piano contro il cancro del polmone è stato presentato dai Professori del Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università Statale di Milano:Roberto Orecchia, Direttore scientifico IEO, Lorenzo Spaggiari, Direttore della Divisione di Chirurgia Toracica e Responsabile del Programma Polmone IEO, e Massimo Bellomi, Direttore della Divisione di Radiologia IEO; insieme a Roberto Gasparri, Chirurgo toracico IEO e primo autore dello studio sul naso elettronico, e Bernardo Bonanni, Direttore della Divisione di Prevenzione e Genetica oncologica IEO.
Il prof. Spaggiari al Fizz Show intervistato da Alessandro Fizzotti
Il naso elettronico IEO – sviluppato in collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma (Prof. Arnaldo D’Amico e Prof. Corrado di Natale) – è una matrice di 8 cristalli di quarzo, ognuno rivestito con una diversa metalloporfirina ed è in grado di rilevare il tumore del polmone in fase iniziale (Stadio I) nel 92% dei casi. Su un totale di 146 individui, di cui 70 con diagnosi di tumore e 76 senza segnali di malattia, l’apparecchio è stato in grado di discriminare il respiro di chi si stava ammalando di tumore polmonare rispetto a chi non correva alcun rischio. La scoperta segna un passo importante nello sviluppo dei “gas sensor arrays” (nome tecnico del naso elettronico) che, utilizzando diverse tecnologie, hanno dimostrato di poter identificare la “firma molecolare” del cancro polmonare, vale a dire un insieme di particelle prodotte dal tumore (VOC, composti organici volatili) rilevabili nel respiro, che svelano l’eventuale presenza della malattia. Nessun naso elettronico fino ad ora aveva mai identificato tuttavia uno stadio iniziale, aprendo prospettive nuove all’anticipazione diagnostica di questo tumore, la cui guaribilità è direttamente correlata alla precocità della diagnosi.
Nel salotto radiofonico tra i più conosciuti d’Italia si siede il prof. Lorenzo Spaggiari, direttore della divisione di chirurgia toracica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e docente all’Università degli Studi di Milano. Insieme si parla di prevenzione del cancro ai polmoni.