Un’altra bella storia tutta italiana che arriva dalla Toscana: oggi vi presentiamo l’azienda agricola Peperita con la voce di Rita Salvadori, l’artefice di questo bel progetto made in Italy.
Un pò di storia
La via Toscana al Peperoncino Il miglior peperoncino….del Globo L’azienda Peperita si trova nel cuore della Toscana nelle vicinanze di Bolgheri, nel comune di Bibbona in provincia di Livorno. Opera in una delle zone pianeggianti dell’Alta Maremma a pochi minuti dalla costa del mare Tirreno, dove gode di un clima temperato caldo per un lungo periodo dell’ anno. L’azienda si sviluppa su una porzione di 4 ettari più due porzioni di 2 ettari all’interno del podere “I Doccioni” di 20 ettari totali. Si Coltiviano con metodo Biologico/Biodinamico certificati dalla CCPB e dalla DEMETER. Peperita si compone, oltre ai campi di peperoncino e ortaggi, all’oliveto ed al frutteto, del laboratorio di trasformazione con annessi magazzino e ufficio, il tutto all’interno di un casale tipicamente toscano restaurato con spirito tradizionale in quanto, fatto salvo il rispetto delle norme sanitarie, si è voluto fossero utilizzati materiali e tecniche di bioarchitettura. La solitaria avventura agricola di Rita Salvadori è in continua evoluzione partendo dalle solide basi della esperienza familiare, tramandata dal padre Franco e la sorella Romina, che da più di tre generazioni coltiva e produce olio extravergine di oliva di altissima qualità, affiancata a regole di rispetto della natura davvero fondamentali. Tutto cominciò con la produzione di olio extra vergine di oliva toscano aromatizzato. Un inizio semplice, ma con l’obiettivo di una produzione artigianale di alta qualità. Rita si è innamorata di questo meraviglioso frutto quando ha capito che è utilizzabile a 360 gradi, ovvero: nelle decorazioni, nella cura della persona, ha molteplici proprietà benefiche, ma è nell’utilizzo culinario che la sua duttilità si esprime al massimo. Può essere impiegato nelle preparazioni che vanno dagli antipasti, ai primi, ai secondi nel pane e dessert, ed anche ai digestivi come le grappe al peperoncino. Così iniziò a piantare 600 piante di peperoncino: la loro raccolta e trasformazione confermò la assoluta necessità di produrre in proprio gli ingredienti da utilizzare per le sue trasformazioni. L’evoluzione fu inevitabile: sono oltre 25.000 (venticinquemila) le piante coltivate con metodo biologico/biodinamico attualmente nel campo e derivano per il 90% da semi della mia stessa coltivazione (perciò biologici/biodinamci); la restante parte riguarda piante che utilizzo per la creazione di nuovi prodotti o valutare scelte di cultivar particolari, o che provengono da veri e propri regali di amici del peperoncino che quando girano il mondo si ricordano di Rita Salvadori.