Il Cammino di Santiago è in effetti un insieme di tanti percorsi, tanti quanti le centinaia di migliaia di “pellegrini” che ogni anno si avviano, da ogni angolo di Europa, arrivando dal mondo, verso la Cattedrale che alza al cielo della Galizia le sue guglie sulla piazza dell’Obreidoro. Ogni “cammino” è una storia a sè.
“Caminante” sono le tue orme, il sentiero e null’altro caminante, non c’è un sentiero, il sentiero si fa camminando.;”, scrive Antonio Machado ribellandosi alla cultura del cammino già scritto, il cammino che attraverso sentieri indicati da colonnine di pietra, i mojol, e frecce gialle conduce attraverso pianure e montagne verso la tomba del Santo, metafora della vita. Ma se il sentiero c’è e si snoda su asfalto, ciottolato, pavè, terra, sabbia, erba, le orme sono diversissime e uniche. Ciascuno affronta quei sentieri con idee, motivazioni, aspettative personali, e riceve in cambio esperienze, emozioni uniche che nessun “sentiero altro” è in grado di offrire.
Ho scoperto il Cammino di Santiago, tardi, all’alba dei settant’anni, grazie ad una comune vacanza motorizzata in Galizia, una delle gemme più belle delle 17 incastonate nella Corona di Spagna. Arrivammo a Santiago un sabato mattina, era quasi mezzogiorno, l’ora della Messa del Pellegrino. Sentii come una forza potente che mi fece salire le scale di Plaza della Prateria ed entrare nella Cattedrale. Una volta dentro mi sentii avvolto da una umanità la più varia e diversa: in quel momento mi trovavo in mezzo a tutti i mondi che hanno visto svolgersi la mia vita: c’erano, come ricordava il cerimoniere della funzione religiosa, pellegrini che arrivavano da Italia, Olanda, Russia, Korea, Mozambico, Sud Africa, Portogallo, e poi Uganda, e..Gran Canaria, la mia ultima tappa di vita e tanti altri ancora! Alla fine della Messa il Botafumero salì alto tra le navate della Cattedrale, spandendo un forte odore di incenso. In quel momento decisi di “farlo” anch’io il Cammino. Era un caldo giorno di agosto e a metà ottobre camminai da Sarria a Santiago, l’ultimo centinaio di chilometri o poco più della via Francese, il minimo sindacale come dicevo scherzando ai miei amici per ottenere la Compostela, il certificato di pellegrino…A maggio, via un’altra volta, da Oporto lungo il cammino portoghese, e finalmente il 6 maggio questo cammino che cercherò di raccontarvi… da Gujion, in Asturia, lungo la via del nord: 351 chilometri indimenticabili…
Ecco il reportage di Adriano Gasperi, in esclusiva per il sito del Fizz Show.
Riflessioni finali e saluti
Giunto alla meta: Santiago
Saluti da O Pedrouzo
Una cena in compagnia
Tappa a Sobrado De Los Monjes
Camminando….conversando con Claudio
Siamo all’11° tappa, a 99,994 km da Santiago
Abadin
In Galizia attraversato il Ponte Dos Santos e ascoltando la testimonianza di Alessandro, un italiano conosciuto sul percorso verso Santiago
Luarca
La spiaggia di La Concha – Principato delle Asturie
La partenza