Emanuele Gabardi dopo trent’anni di lavoro in agenzia si è dedicato alla docenza. Insegna Pubblicità e strategie di comunicazione d’impresa all’Università di Bergamo e Teorie e tecniche della pubblicità all’Università di Torino. Ha curato libri sul planning strategico in pubblicità e dirige la collana Casi di Comunicazione per FrancoAngeli. È partner de iChiocciodrilli, impresa di comunicazione culturale. Al Fizz Show racconta il suo ultimo libro: “Stop Aids. I linguaggi della pubblicità contro l’Aids in Italia e nel mondo” edito da Franco Angeli.
Il Libro
Poco più di trent’anni fa il mondo scopriva l’esistenza di una nuova terribile malattia: l’Aids. Ne parlarono i media, a volte anche con affermazioni prive di senso, tipo “la peste del secolo”. La reazione delle istituzioni fu molto diversa da paese a paese e talvolta alquanto lenta. Da allora sono state realizzate moltissime campagne sui media offline – cinquecento quelle esaminate in questo volume – superiori a quelle di altri flagelli del nostro tempo: dalla lotta alla droga, al fumo e agli incidenti stradali.
Numerosi i linguaggi adottati per parlare di prevenzione, ma anche per invitare a fare un test, o per raccogliere fondi per le associazioni impegnate contro la malattia, oppure per aiutare paesi con un elevato numero di decessi.
Il libro si apre con la prima campagna di Pubblicità Progresso contro l’Aids e prosegue con altre promosse dal Governo, insieme a quelle scelte dalle principali associazioni. Fornisce inoltre un’ampia finestra sulle realtà estere, dove sono state sviluppate campagne sensibilmente diverse rispetto all’Italia. Infine, nell’ultimo capitolo, si presentano i risultati della ricerca condotta dall’Autore su un campione di 843 studenti universitari, per verificare quali approcci linguistici siano più appropriati e graditi da un target giovane in tema di prevenzione.