Eugenio Tornaghi, lavora presso uno dei maggiori gruppi bancari europei, dove ricopre la carica di Senior Vice President. Ha scritto favole illustrate per bambini e romanzi gialli. Al Fizz Show racconta la sua ultima fatica: “La pesca dello spada” (Ed. Novecento).
Il Libro
In una Milano annichilita dalla crisi, il commissario Libero Cattaneo indaga sull’omicidio di due banchieri, per scoprire che i problemi dell’Italia hanno origini lontane.
Un giallo originale e coinvolgente, che porta il lettore all’interno dell’universo più violento e implacabile che esista: il mondo del denaro, il mondo della finanza.
«È qui che la matematica finisce e comincia la vita! Quello che deve visualizzare, commissario, non sono più dei numeri ma aziende costrette a chiudere, persone che perdono il lavoro, famiglie che non hanno più la casa».
Perché vale la pena di leggere La pesca dello spada?
Perché è un thriller di ampio respiro, che appassiona e guida il lettore nella comprensione dei lati più oscuri e intricati del mondo finanziario.
Perché il ritmo veloce e incalzante crea la suspence ideale, perfetta, che non può mancare in un giallo ben fatto. E questo lo è.
Perché il lettore – addentrandosi nel testo – può vedere che la fiction non è solo “finzione”, ma è intrecciata con i meccanismi reali e con la storia recente italiana. Quella più oscura.
Perché Eugenio Tornaghi, al suo terzo romanzo, si conferma un autore abile, istintivo, con uno stile tagliente, capace di costruire una storia densa, ricca ma di piacevole e scorrevole lettura.