Al Fizz Show parliamo del progetto europeo LUCA, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 Ricerca e Innovazione (n.688303), che si propone di sviluppare una tecnologia a basso costo per una diagnosi più precisa dei noduli tiroidei, che aiuterà a ridurre drasticamente il numero di interventi chirurgici non necessari. Al progetto partecipano ricercatori italiani del Politecnico di Milano.
Insieme ad Alessandro Fizzotti interviene il professor Davide Contini del Dipartimento di Fisica che con il professor Alberto Tosi del Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria, ha sviluppato un dispositivo ottico per la caratterizzazione non invasiva del tessuto, che è stato combinato a un sistema ibrido ecografico-ottico per lo screening dei noduli tiroidei.
Sono circa 300 mila i nuovi casi di tumori alla tiroide diagnosticati in tutto il mondo ogni anno, mentre le tecniche oggi utilizzate per lo screening non forniscono sufficienti informazioni ai chirurghi per intraprendere il piano di azione più adeguato, comportando un numero significativo di interventi a volte inutili.
Lo strumento LUCA si propone di superare le attuali criticità diagnostiche combinando assieme il classico ecografo ad ultrasuoni con un sistema ottico basato sulla tecnica di spettroscopia di correlazione diffusa (Diffuse Correlation Spectroscopy) e con un sistema ottico per caratterizzare la composizioni del nodulo, basato sulla spettroscopia risolta nel tempo nel vicino infrarosso (Time Resolved Near Infrared Spectroscopy). Con le sue caratteristiche, LUCA permetterà ai medici a distinguere se un nodulo sospetto necessita di ulteriori indagini.