La storia vera di un incontro in un romanzo. L’esperienza potente, difficile, che trasforma e arricchisce, di un genitore affidatario single, che decide di accogliere in casa un ragazzo dal passato infetto di ingiustizia e dolore, “Per un po’” (Salani Editore) è la bella storia che ci consegna Niccolò Agliardi, autore musicale e cantautore.
Il Libro
Federico, diciotto anni, ha un destino ma non una destinazione. Niccolò ha da poco superato i quaranta e ha deciso di provare a essere lui quella destinazione, scommettendo su una nuova pagina della sua vita. Perché alla fine del corso preparatorio, proprio lui, single e con nemmeno una convivenza all’orizzonte, è stato dichiarato idoneo per diventare genitore affidatario del ragazzo, che ha alle spalle già diversi tentativi di affido falliti ed è convinto che Rimini sia la capitale d’Italia perché lì abita la sua mamma. Un giorno di primavera Federico – che diventa subito Fede, poi Ciccio, poi Chicco e infine Johnny – entra per la prima volta nella sua nuova casa. Non c’è solo un soppalco da sistemare e un adolescente segnato dall’abbandono tra le mura (e nella vita) di Niccolò. Si moltiplicano i piatti da lavare, il disordine, le tre sveglie che suonano all’alba, le ansie. Ma si moltiplicano anche le risate, diastole e sistole di un cuore che aveva una quota di bene da dare, senza sapere a chi.
Per un po’ è la storia commovente, intima, epica di un genitore e un figlio prestati all’affido, per cui non esiste nessun manuale. Nicc e Fede sono come pezzi spaiati che provano a combaciare per formare un puzzle a cui mancherà sempre un tassello, ma questo non impedirà al disegno di essere completato e alla storia di essere narrata… almeno per un po’.
Il nuovo romanzo di Niccolò Agliardi è ispirato a una storia vera, la stessa da cui è nata anche la canzone Johnny, singolo e video di lancio della raccolta antologica Resto.