Al Fizz Show approda Tiziano Botteri, che dopo alcune esperienze lavorative in organismi internazionali, da anni coordina e svolge in prima persona, per clienti di dimensioni differenti, progetti sul cambiamento e sul miglioramento delle competenze all’interno delle attività di Cegos Italia dove ricopre il ruolo di Development & Competences Director, nonché di HR Director. È inoltre executive coach e facilitatore per favorire il consolidamento manageriale di figure a rilevanza organizzativa. Oggi ci racconta la sua ultima pubblicazione: “Smart working & smart workers. Guida per gestire e valorizzare i nuovi nomadi” edito da Franco Angeli e scritto a quattro mani insieme a Guido Cremonesi.
Il Libro
Che cosa è lo smart working? Come si declina nelle figure professionali, nuove o già esistenti, dette smart worker, e come impatta nelle organizzazioni (smart organization)? Come è possibile coniugare questo nuovo modello, e tutti i paradigmi ad esso legato con la nostra tradizionale cultura organizzativa italiana?
Il volume intende dare risposte a queste domande, a partire proprio dalla figura centrale: lo smart worker (definito in italiano come lavoratore nomade e agile).
Lo smart worker viene raffigurato sia in relazione all’organizzazione, sia come persona con i propri valori di riferimento, cercando di offrire contemporaneamente le linee guida necessarie al management per una corretta comprensione, gestione e valorizzazione di questo collaboratore, anche nell’ottica in cui sia lo stesso manager a essere uno smart worker.
Infatti la maggior diffusione degli smart worker sia nella realtà produttiva, sia nei ruoli aziendali più diversi, sovverte non poche convenzioni organizzative, generando la necessità di trovare altre forme di gestione, di relazione e di valorizzazione. Cambia non solo il senso del lavoro ma anche il senso al lavoro e cambiano gli stessi paradigmi di collaborazione nell’ottica di una smart organization.
Questo testo si propone di essere da una parte una riflessione per gli smart worker alla ricerca della propria identità e dall’altra una guida preziosa per tutti i responsabili risorse umane per capire il fenomeno e gestire al meglio la relazione professionale.