Wanda Tramezzo ha lavorato nel settore bancario pur privilegiando la sua formazione letteraria.
Dal 1979 al 1983 ha fatto parte della Société des poètes français, pubblicando alcune poesie tradotte in francese e inserite nell’antologia “Le mythe en poesie”, Editions Regain del 1986.
Dal 2001 al 2002 ha collaborato con il quotidiano “Corriere adriatico” pubblicando in un inserto specifico racconti per l’estate scritti da lei stessa.
Nell’ottobre 2008 ha pubblicato una sua prima raccolta di poesie dal titolo “Come le foglie al vento”, edita dalla casa editrice Neftasia di Pesaro.
L’8 marzo 2016 ha presenziato a Bologna, presso la biblioteca comunale Archiginnasio, leggendo il brano “Parliamo di noi” appositamente composto per la giornata “Fiamme gialle in rosa” organizzata dal comando interregionale della Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna. E’ presidente del premio letterario internazionale “La donna si racconta” giunto alla XX edizione.
Ha vinto diversi premi di poesia a Potenza, Firenze, Bologna, mentre per la narrativa ha vinto a Firenze un primo premio assoluto sul tema del femminicidio
con il brano “Il posto delle fragole verdi”, mentre il 10 dicembre 2016 è stata premiata dal comune di Rignano sull’Arno per il racconto “Di grigio e di blu”. Al Fizz Show presenta “Il posto delle fragole verdi” edito da Linea Edizioni.
Il Libro
“Silente, ma onnipresente la poesia è il ‘pane’ della nostra vita: come dire s’impasta al nostro quotidiano per farne parte.
Wanda Tramezzo, con coraggiosa presa di coscienza, fa della sua vita un proprio linguaggio e si mette in gioco, permettendole uno sbocco verso
il mondo e donando agli altri l’ebbrezza di parole impastate ai sentimenti.
Versi brevi, brucianti ritratti di sentimenti, sensazioni, realtà, col piacere dell’esploratore che scopre mondi sconosciuti, ma dei quali ha la consapevolezza
di conservare un’atavica memoria.
Le sue poesie, musicali e immediate, dense di pennellate brucianti, costituiscono un tessuto variegato e iridescente di moti dell’anima che
ispirano in noi frammenti di specchio in cui riconoscerci.
L’esperienza di Wanda può essere paradigmatica: insegnarci a seguire il cammino tracciato da cuore e parole, fervidamente intrecciati, sia come
lettori, non facciamoci mai mancare la luce della poesia, sia come proiettivi felici e proiettati interpreti dei moti delle emozioni. Nostre. Altrui”.
Maria Rita Parsi